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Castelsardo
Castelsardo è un antico borgo medievale di soli
5.846 abitanti, sviluppatosi su una rupe rocciosa di trachite
nel nord della Sardegna. Si trova a circa 30 km da Sassari,
sul Golfo dell'Asinara, che guarda il mare lontano, quasi
a volerne conservare l'antica guardia difensiva che le venne
conferita dai suoi fondatori, i genovesi Doria. L'atmosfera
è tipicamente vacanziera: profumi salmastri, stradine
pittoresche, negozi di souvenir, folclore e tanto, tantissimo
mare.
L'antico centro storico venne fondato nel 1102 dalla
famiglia genovese dei Doria ed era inizialmente conosciuto al
mondo medievale con il nome di Castel Genovese. Con la conquista
spagnola in Sardegna e l'insediamento degli Aragonesi il
nome cambiò in Castel Aragonese; il nome attuale
le venne dato nel 1796, dal re di Piemonte-Sardegna. I genovesi
si servirono dei perfetti approdi naturali della fascia costiera
per farne una fortezza da affiancare alle varie Alghero e Villadoria,
così da proteggere il traffico marittimo collegato alla
città madre, Genova. Costoro non furono tuttavia
i primi a rendersi conto delle doti strategiche di questo inusuale
promontorio: diverse testimonianze storiche hanno riportato
alla luce reperti provenienti dainsediamenti di origine
nuragica, mentre è noto che gli antichi romani scelsero
il territorio dell'attuale cittadina per costruire alcune abitazioni
nelle vicinanze dell'odierno porto turistico.
Il nome del borgo e la sua struttura urbanistica derivano dalla
presenza del Castello dei Doria, una costruzione solidamente
fortificata e situata sul punto più alto del promontorio,
a picco sul mare. Castelsardo è ancora oggi dominata
dal forte senso storico della sua antica fortezza, che si unisce
alla tradizione locale e alle bellezze paesaggistiche della
costa sarda. Le visite al Castello sono organizzate tutti i
giorni la mattina ed il pomeriggio e si concentrano in particolare
lungo l'antico camminamento medievale delle sentinelle,
che un tempo collegava la struttura con il Convento di
San Martino, nella visita ai Bastioni di Manganella e
soprattutto nella visita al Museo Civico dell'Intreccio
del Mediterraneo, ospitato all'interno. Il museo raccoglie le
lavorazioni dell'arte della 'cestineria', tipica della Sardegna
e del bacino del Mediterraneo: prodotti artigianali fatti con
l'intreccio di fibre vegetali, come corbule, canestri, setacci
e crivelli.
Il centro storico di Castelsardo è senza dubbio un'area
di sicuro interesse per il visitatore. Mentre si passeggia per
le pittoresche stradine s'incontrano gli abitanti del luogo
e non è raro vedere le donne anziane sedute sulla soglia
di casa intente nella lavorazione delle tipiche ceste artigianali.
Tra una porta di casa e l'altra, quasi nascosti in tipici cortili,
s'intravedono piccoli ristoranti e bar, pronti ad allietare
l'appetito con i piatti classici della gastronomia di Castelsardo (zuppe
di pesce e, soprattutto, aragosta alla castellanese). Tra strette
vie ed anguste scalinate si alternano edifici color pastello,
che fanno da cornice ad altre interessanti attrazioni turistiche.
Lasciarsi tentare dalla storia architettonica di questi luoghi
è sempre molto facile. La Cattedrale di Sant'Antonio
Abate, per esempio, una delle più belle chiese della
Sardegna: venne costruita nei primi anni del XVI secolo e si
presenta con uno stile architettonico tipico del gotico catalano
e del classicismo rinascimentale. A caratterizzarla sono soprattutto
il contesto paesaggistico (in posizione panoramica, a picco
sul mare), l'alta torre campanaria (la cui cima è decorata
in maiolica), e all'interno, l'altare maggiore in marmo su cui
troneggia il dipinto cinquecentesco della Madonna in Trono,
del noto Maestro di Castelsardo (un pittore italiano che
alcuni studiosi tendono ad identificare con Giocacchino
Cavaro). L'architettura civile di Castelsardo si apprezza in
particolare per alcuni palazzi storici, come il Palazzo
Loggia, l'antico municipio edificato nel XII secolo, il Palazzo
di Eleonora di Arborea e il Palazzo dei Doria.
I dintorni di Castelsardo sono altrettanto interessanti.
La Roccia dell'Elefante, una formazione rocciosa che ricorda
appunto la sagoma di un elefante, è uno dei simboli naturali
della zona. La troviamo situata lungo la SS 134, la strada che
collega Castelsardo al paese di Sedini, e secondo la tradizione
locale viene chiamata Sa Pedra Pertunta (pietra traforata).
La sua storia è antichissima ed era sicuramente già
presente in periodo pre-nuragico viste le decorazioni
interne tipiche delle Domus de Janas sarde. Secondo gli
studiosi, la singolare roccia potrebbe essere collegata ad un
altro particolare monumento della zona, nei pressi di Multeddu,
dove è stata ritrovata un'antica epigrafe probabilmente
dedicata al culto di Iside. Tra le meravigli storiche di Castelsardo
si cita anche l'importante Ipogeo di Scala Coperta, nei
pressi della frazione conosciuta come Pedra Sciolta, un
altro monumento preistorico di grande importanza archeologica.
Come tutte le località di vacanza anche Castelsardo si
addormenta un po' durante l'inverno, per poi svegliarsi in estate
con una rinnovata ed energetica vivacità. Durante i mesi
estivi sono in programma diversi eventi di carattere culturale; concerti
e feste locali riempiono i mesi estivi, ma si fanno sentire
anche durante gli altri mesi dell'anno. La festività
più importante del paese è quella di Lunissanti,
che appartiene all'insieme dei riti della Settimana Santa
e della Pasqua di Castelsardo ed è originaria del
XVI secolo. Altri eventi importanti sono la Processione
a Mare della Madonna dei Pescatori (15 agosto), la Festa
di San Giovanni (giugno), il periodo della cosiddetta 'Pasquetta
in Musica', con un ampio panorama concertistico, il Natale ed
il Capodanno e l'assegnazione del premio Navicella
Sardegna ai sardi che si sono particolarmente distinti
nel mondo. |
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Le
spiagge: La grande spiaggia
di Lu Bagnu (40°54’22.33’’N
– 8°41’20.56’’E) è situata
a circa 2 minuti in auto: la presenza di sabbia fine color crema,
piccoli scogli piatti ed un'acqua cristallina ne fano una delle
spiagge più belle della costa. Nelle vicinanze è
possibile visitare la chiesa di Nostra Signora di Tergu (detta
anche Madonna della Rosa di Gerico), in stile romanico-pisano.
Marina di Castelsardo (40°54’50.40’’N
– 8°42’29.47’’E), un po' più
affollate delle altre, ma più accessibile a chi preferisce
rimanere nel contesto urbano del borgo. La suggestiva atmosfera,
tra i colori cromatici del paesaggio (azzurro del mare e del
cielo, dorato della spiagge e pastello degli edifici) dominati
dal castello sulla rocca, rimane a nostro avviso la scenografica
ideale per descrivere questa splendida parte della Sardegna.

Cosa visitare
Il Castello, carico di più
di mille anni di storia, domina il panorama di Castelsardo
ed è più o meno uguali a come appariva nel 1600
quando venne completato con l'uscita a mare denominata dagli
spagnoli “Mandracho del Socorro”.
L'uscita risulta incassata nelle mura di “Manganello”,
nome preso dalle grosse catapulte genovesi.
Nei locali del Castello è sto allestito un Museo in cui
sono esposti e conservati, oggetti intrecciati realizzati con
i vari materiali della tradizione: palma, asfodelo e giunco.
Dalle terrazze il panorama è aperto sul golfo dell'Asinara
da dove nelle giornate limpide si possono vedere i monti della
Corsica.
Castelsardo conserva ancora oggi la fisionomia originale, caratterizzata
dai bastioni che la circondano.
Dalla Pianedda (la parte più bassa del paese) parte la
strada che porta al centro antico dove ripide e strette vie,
lunghe scalinate, belle chiese e monumenti di notevole interesse
storico, come il palazzo episcopale, contengono arredi
originali e opere d'arte.
Il palazzo ospita due mostre permanenti: Memorabilia Canonicorum
et Episcoporum Ampurienses e Stregoneria, Eresia e Santa Inquisizione.
La Cattedrale di Sant'Antonio Abate,
costruita nel Seicento sulla struttura di una precedente chiesa
romanica, è sormontata da un campanile che termina in
un tetto coperto da maioliche colorate: uno splendido colpo
d'occhio con lo sfondo del mare.
L'interno della chiesa è caratterizzato da un importante
arredo ligneo risalente al XVI secolo.
Di particolare interesse l'opera “Madonna in trono con
Bambino e angeli”, risalente al XV secolo e parte di una
pala d'altare, realizzato dal pittore conosciuto come “Maestro
di Castelsardo”. Sport:
Le spettacolarità dei fondali fa di Castelsardo una delle
mete preferite per gli appassionati del mondo subacqueo.
A Castelsardo si puo trovare un centro diving attrezzato per
gli appassionati dei fondali marini con immersioni guidate,
centro servizi per noleggio e ricarica bombole, noleggio gommoni
e barche d'altura.
Il Nuovo Porto Turistico, con i suoi 650 posti barca, colloca
Castelsardo tra i più attrezzati e importanti punti di
approdo del nord Sardegna.
Nelle vicinanze un maneggio consente di effettuare passeggiate
a cavallo.
Per il divertimento di grandi e bambini, a pochi minuti da Castelsardo,
il nuovo parco Acquatico "Aquapark".
Cucina e prodotti tipici
Per le vie dell'antico borgo di Castelsardo, vengono organizzate
tutto l'anno e soprattutto nei mesi estivi, diversi eventi durante
i quali la tradizione culturale si fonde eccezionalmente con
quella gastronomica della città. Sagre popolari, feste
contadine, fiere ed eventi culturali invadono la città
di artigianato e manufatti tipici, musiche, balli e antichi
costumi si fondono a pregiati e ricercati prodotti enogastronomici.
Non mancheranno quindi momenti di folclore duranti i quali poter
assaporare all'aperto, passeggiando per le vie del centro storico,
gusti antichi riproposti fedelmente e preparati rispettando
in maniera autentica le tradizioni.
Direttamente dalle acque cristalline i frutti del mare del giorno
stesso, giungono sulle tavole delle migliori locations, poste
su meravigliose terrazze panoramiche, promettendo menù
sempre differenti, in base a ciò che offre il pescato
della giornata. |
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Sardegna
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